Eurocamp 2007…. Norway….
Quando i pastori hanno proposto questo viaggio in Norvegia, io inizialmente ero un po’ perplessa, perché non sapevo ciò che mi aspettava, non sapevo chi o cosa avrei incontrato, non potevo sapere! Sapevo soltanto una cosa che sicuramente Dio mi avrebbe benedetta, accrescendo di più la mia fede! Così decisi di partire.
Più la data della partenza si avvicinava, più ero eccitata all’idea di ciò che avrei dovuto sperimentare.
Arrivata là, un mondo tutto nuovo, paesaggi mai visti mi circondavano. Era tutto così bello, così sublime! Quell’erba, gli alberi alti ed imponenti, i ruscelli che si diramavano in ogni parte del posto… mi sembrava che questi ambienti esistessero solo nei film, invece io ero proprio lì… toccavo quell’ambiente.
Tutti noi dormivamo in alcune tende. Beh! All’inizio era proprio difficile abituarsi a dormire sui materassi gonfiabili, con alcuni insetti che provvedevano a dare una melodia per accompagnare i nostri sogni. Io e gli altri ragazzi pensavamo che in un posto così non ci potessero essere delle cose che non andavano.
Credevamo che tutto fosse perfetto… finchè non fu giunta l’ora di cena! Eh già, cari amici… il cibo era proprio la pecca di questo campo! Un miscuglio di carne, cetrioli, una specie di salame, di prosciutto e di minestra erano gli alimenti che “mangiavamo”. Abituati alla nostra cucina mediterranea, “la migliore in assoluto”, non potevamo assaporare i cibi che ci proponevano. Così da perfetti siciliani abbiamo riempito le valigie di scatolette e nutella… (grazie pastore per questo saggio consiglio!!). Ma il cibo, il freddo (il massimo della temperatura è stata 16°), gli insetti nelle tende, non possono essere mai paragonati alle innumerevoli benedizioni che Dio aveva preparato per noi.
La giornata era suddivisa in precise attività. Subito dopo la colazione si raggiungeva l’arena dove ascoltavamo alcuni insegnamenti della Parola di Dio (questo implicava un percorso di 7 Km circa, tutto in salita), a queste sessioni si alternavano momenti di lode e di adorazione, momenti che dimenticherò difficilmente.
Dopo le sessioni si raggiungevano le apposite tende per aspettare il turno del pranzo (questo implicava altri 7 Km… questa volta in discesa però). Dopo pranzo c’erano i cosiddetti workshop, dove ogni nazione dava esibizione delle proprie doti artistiche.
Dopo i workshop arrivava il momento più atteso della giornata: la riunione serale. Raggiunta l’arena, ci immergevamo nella più profonda comunione con Dio. La lode, l’adorazione erano così forti, tanto da toccare i nostri cuori e arrenderci ancora di più a Lui. Era così bello stare a contatto con tutte quelle persone, tutti sconosciuti, non conoscevamo nessuno… ma tutti avevamo un medesimo scopo: quello di servire Dio!
Tutte le sessioni vertevano sul tema del campo: KEEP ON…! Il cui significato è: perseverare, andare avanti! E in tutti i messaggi c’era un insegnamento profondo. La cosa più bella di quel campo è stato veder il nome di Dio innalzato in tutte le lingue del mondo…norvegesi, inglesi, finlandesi, tedeschi, austriaci, italiani, macedoni, francesi…ognuno di noi con la propria lingua, ma con un medesimo spirito: SERVIRLO E ONORARLO!! Ervamo circa 5.000 partecipanti!
Dopo le riunioni serali, scendevamo nelle nostre tende e andavamo in giro per tutto il campo, poiché c’erano le cafeterias… cioè dei posti dove ogni gruppo poteva offrire qualcosa tipica della propria nazione. Ma anche lì non era il top della cucina. In teoria alle 23:30 dovevamo essere in pigiama, già infilati nei sacchi a pelo!! Ma come si poteva dormire con quei paesaggi!?? Ancora a mezzanotte c’era la luce del sole che tramontava verso le 2:00 e cominciava a risplendere verso le 4:30. Il cielo era dipinto di colori tenui e delicati, era tutta una MERAVIGLIA..!
Quando questo tempo di grandi benedizioni è finito, ero in parte contenta, e in parte un po’ triste…mi dispiaceva lasciare quell’ambiente paradisiaco!! Ma il momento della partenza è arrivato…! La settimana del campo era finita, ma grazie al programma organizzato dalla coordinatrice Giovanna Stallone, abbiamo trascorso due giorni immersi nella natura. Abbiamo visitato i fiordi norvegesi, e tutte le peculiarità che distinguono la Norvegia. In quei due giorni di gita, avventure e disavventure ne abbiamo avute…ma è proprio in questi momenti che la benedizione di Dio ci sfiora, salvandoci da alcune situazioni poco piacevoli.
Adesso mi trovo a scrivere questo resoconto, e mentre scrivo ho molta nostalgia di quei giorni, di quei momenti immersi nella bellezza naturale e in quella spirituale. Mentre nella settimana trascorsa in Norvegia sognavo il mio letto, la mia casa, gli spaghetti e la pizza… adesso sogno di ritornare là, insieme a tutti i Royal Rangers e ai miei pastori, a cui porgo il mio più sentito ringraziamento. Grazie per tutte le volte che ci avete sostenuto, per tutte le volte che avete pregato per noi, per tutte le volte che ci avete coccolato svolgendo pienamente il compito di padri spirituali. Un grazie particolare va al mio pastore che con i suoi modi di fare e le sue battute ha fatto diventare questo viaggio una commedia continua. Ma il più grande ringraziamento va a Dio per esserci stato sempre fedele, per aver esaudito tutte le nostre richieste …per essere andato aldilà delle mie aspettative. Tutte le parole non potranno mai far comprendere ciò che ho provato in quei giorni… per credermi dovete provare anche voi! Dio vi benedica…!
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